CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 13 novembre 2017

Gouvia - Lakka


Oggi sembra essersi aperta una breve finestra di tempo accettabile. Nei prossimi giorni infatti dovrebbe peggiorare nuovamente. Persite il vento da sud-est, ma non dovrebbe superare i 20 nodi di intensita'. Vorrei raggiungere Paxos prima di sera e l'unico modo possibile e' quello di seguire una rotta diritta senza bordeggiare. Cio' equivale ad utilizzare il motore per la maggior parte del tragitto di circa 35 miglia. La navigazione non e' entusiasmante, ma neppure disagevole come mi ero immaginato. Superata la fortezza di Corfu', che offre un buon ridosso dai venti meridionali, vento e mare rinforzano, ma in misura accettabile. Alle 16.30 lascio a dritta la punta meridionale dell'isola, dove i fondali diventano molto bassi, e dirigo la prua verso Lakka. Finalmente posso procedere a vela con una bella andatura di bolina per circa un'ora. Paxos lentamente si avvicina e verso le 17.30, proprio mentre il sole tramonta, ormeggio di poppa alla banchina del pittoresco paesino. La baia, solitamente invasa dalle barche da diporto in alta stagione, e' deserta ed Habibti e' l'unica barca presente, tranne quelle dei pescatori locali. Il luogo e' un incanto, soprattutto visto in questo modo. Scendiamo a terra e facciamo due passi. Il paese e' molto piu' vivo di quanto avevamo immaginato. I negozi di alimentari sono aperti fino alle 21. In un paio di bar aperti tutti i tavolini sono occupati. Alcuni degli avventori giocano a carte, altri chiaccherano fumando e bevendo ouzo, altri ancora guardano la televisione. C'e' anche una trattoria aperta, con i tavolini a pochi metri dal mare. Ci verremo a pranzare domani. La baia e' perfettamente riparata e, viste le previsioni, ci fermeremo qui per un paio di giorni. Verso le 22 ricomincia a piovere.

(Giornale di bordo)

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