CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 12 settembre 2017

Le Castella


Stamattina, dando un'occhiata al mare oltre la diga foranea, mi sarebbe venuta voglia di partire. Decido tuttavia di mantenere il programma e di restare fermo ancora un giorno. Mi permetto di dare lo stesso consiglio a Francesco di "ECCuMe" che, probabilmente scottato dall'esperienza di un paio di giorni fa, decide anche lui di starsene in porto. Fatta colazione al solito bar, noleggiamo un'auto con la quale raggiungiamo Capo Colonna, l'antica Hera Licinia. Qui, ai tempi della Magna Grecia, quando la colonia di Crotone era nota per avere le donne più belle di tutto il Mediterraneo, sorgeva un tempio in stile dorico. Oggi resta una sola colonna, peraltro nemmeno raggiungibile in quanto tutta l'area archeologica è stata recintata dalla Sovrintendenza per i beni culturali. Di qui, passando prima per Marinella, dove tutte le vie riportano i nomi di dei e personaggi mitologici dell'antica Grecia, raggiungiamo Isola Capo Rizzuto e poi Le Castella. Il vecchio castello aragonese, nel quale Monicelli nel 1966 girò le ultime scene dell'Armata Brancaleone, è stato ottimamente restaurato ed oggi è visitabile per intero. Il paese si affaccia sul Golfo di Squillace dove oggi soffia un vento sui 40 nodi. Visitiamo anche il piccolo porto, ricavato all'interno di una vecchia cava. Il pescaggio all'ingresso è di 2 metri. Un po' al limite per Habibti. Peccato, perchè avrebbe potuto essere una buona alternativa a quello di Crotone dove con il libeccio forte la sosta è un po' scomoda. Terminiamo il nostro giro turistico spostandoci a Strongoli, nel cui comune si trova l'azienda vinicola Russo e Longo di cui avevamo assaggiato un ottimo Malvasia-Sauvignon da Laura l'altro giorno. Il luogo è bucolico. Ci riceve il nipote del fondatore dell'azienda che ci fa assaggiare alcuni dei vini che producono. Compriamo altre sei bottiglie che aggiungiamo alla cantina di Habibti. Ormai ne abbiamo talmente tante a bordo che è diventato difficile trovare il posto dove stivarle. La nostra lunga sosta a Crotone non può non terminare che con un'ultima luculliana cena alla Lega Navale. Oltre a bissare le già note sardelle e la calamarata, questa sera aggiungiamo della pasta alle cozze, un polipetto al guazzetto e una spigola al sale, oltre alle solite granite. Preparata la barca per una partenza prima dell'alba ce ne andiamo a dormire. Crotone, arrivederci, grazie per averci accolti così bene.

(Giornale di bordo)  

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