CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 11 settembre 2017

Crotone


Ieri sera, rientrando in barca, abbiamo trovato ormeggiato accanto ad Habibti un Dufour 41 Grande Large appartenente ad una scuola di vela di Antibes, "ECCuMe". Lo skipper, Francesco, è un gentile ragazzo di Alba, provincia di Cuneo, trasferitosi alcuni anni fa in Costa Azzurra per lavoro. Il resto dell'equipaggio è invece formato da francesi e spagnoli. All'apparenza non mi paiono particolarmente affiatati. Avevo già notato la barca al momento del nostro arrivo, sabato pomeriggio. Ieri mattina, molto presto, nonostante le previsioni dessero vento forte da sud, li avevo visti uscire in mare. Lì per lì avevo pensato che si dirigessero con il vento in poppa verso Taranto, invece, risalendo di bolina sono arrivati fino in prossimità di Roccella Ionica per scoprire, al momento di entrare in porto, che non vi erano le condizioni di sicurezza per poterlo fare. Hanno pertanto fatto dietro front arrivando a Crotone, completamente sfatti, con il buio. Poiché in mattinata è previsto un ulteriore aumento del vento, aggiungo un'altra cima fissando la prua di Habibti al pontile che ho di fianco. Saggia decisione in quanto verso le 9.30, nel giro di qualche minuto, si è scatenato l'inferno. L'anemometro dal segnare 20 nodi è passato a 30, 40, poi 50, fino a raggiungere i 58 nodi. La barca, che prende il vento al traverso, è fortemente inclinata su un fianco, la visibilità ridotta a meno di dieci metri, la pioggia scrosciate e il rumore del vento impressionante. Questa situazione si protrae per una decina di minuti durante i quali non nascondo di essere stato molto preoccupato. Sapevo che Habibti era ormeggiata a dovere, ma non ero altrettanto certo per quanto riguardava le barche che gli erano accanto. Ho temuto invece per il tendalino sui quali sono fissati i pannelli solari. Fortunatamente ha retto e in cuor mio ho ringraziato Stefano Gesi per la qualità del lavoro che ha fatto. Quando la forza del vento è scesa sui 30 nodi in porto sembrava di essere tornati in paradiso. Purtroppo alcune barche hanno avuto danni: scafi ammaccati e vele strappate. Anche il gazebo dello Yachting Club è stato divelto e spazzato via oltre la diga foranea. Tornata nuovamente la calma, Marco ed Elena sono partiti alla volta di Lamezia Terme dove molti voli erano stati cancellati o ritardati a causa del brutto tempo. Alle due di notte sono comunque riusciti a raggiungere Torino. Noi, invece, nel pomeriggio abbiamo fatto un giro a piedi in città. Breve riflessione: tanto gli abitanti di Crotone sono gentili e cordiali, quanto la loro città è mal tenuta e, in alcuni quartieri, degradata. In particolare il centro storico nel quale la situazione è veramente poco raccomandabile visti certi personaggi che vi circolano. Prima di andare a dormire do un'ultima occhiata alle previsioni. Domani, benché nell'area intorno a Crotone vento e mare siano relativamente calmi, tutto intorno la situazione resta fortemente perturbata. Pertanto la decisione è di prolungare la nostra sosta di un ulteriore giornata.

(Giornale di bordo)

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