CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 8 luglio 2017

Tropea



Lasciamo il Marina verso mezzogiorno, dopo aver dedicato la mattina a fare qualche piccola spesa e un paio di lavatrici. Saliamo in auto a Vibo Valentia alla ricerca di un centro commerciale dove acquistare una macchina fotografica che sostituisca quella caduta a terra nel cantiere di Maratea. La troviamo al Vibo Center dove compriamo anche sei bottigliette di "Brasilena", una bibita tipica calabrese a base di caffe' e acqua minerale. Di qui, attraversando un paesaggio devastato dagli incendi dolosi, raggiungiamo Tropea. Il paese, posto sulla rocca, di per se' e bello, con diversi palazzi che indicano un passato pieno di storia, stretti vicoli che conducono a tutta una serie di piazzette e cortili. Visitiamo il Duomo e la Chiesa del Gesu'. Questa la Tropea di ieri. Quella di oggi e' devastata dal turismo di massa. Negozi di souvenir, di prodotti tipici, ristoranti, bar quasi senza soluzione di continuita'. La sera, poi, tutti si riversano in strada tanto che si fa addirittura fatica a camminare. Un vero delirio. Avendo prenotato gia' dalla mattina un ristorante indicatoci dalla proprietaria del Marina ci fermiamo anche per cena. Lasciamo Tropea, stanchi, verso le dieci di sera desiderosi di ritrovare un po' di tranquillita' su Habibti.

(Giornale di bordo)

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