Parte della prima mattinata è trascorsa alla ricerca
di una farmacia aperta (cosa non facile il primo di maggio) per comprare delle
pastiglie contro il mio mal di gola. La troviamo dopo aver fatto una bella camminata per raggiungerla. Oggi e' giorno di festa e c'e' molta gente in giro. Tra questi diversi gruppi di motociclisti che hanno approfittato della bella giornata di sole per farsi un giro da queste parti. Nettuno e' una bella cittadina, soprattutto il suo centro storico caratterizzato da una serie di stretti vicoli e di belle piazzette. Peccato per il grattacelo costruito negli anni '60 che deturpa il paesaggio e che si erge sopra i tetti delle altre case. In un supermercato che nonostante il giorno di festa troviamo aperto acquistiamo un altro
po' di salvia per la mitica pozione salvia-limone-zucchero, una ricetta per
combattere tutti i mali. In porto i nostri vicini di barca, che conoscono bene Ponza ed i suoi ancoraggi, ci danno gentilmente qualche suggerimento. In questo periodo non dovrebbe esserci troppa folla. Il periodo dei vari ponti che uniscono la festa del 25 aprile a quella del 1 maggio con oggi sono terminati e da domani la maggior parte della gente dovrebbe tornare al lavoro. Lasciamo il Marina. C'e' vento da sud e quindi siamo costretti ad usare il motore per coprire in poco più
di 7 ore le 37 miglia che separano l'isola da Nettuno. La navigazione procede tranquilla fino a destinazione. In mare solo qualche aliscafo che unisce l'isola e la terra ferma e qualche barca a motore. Il promontorio del Circeo, visto dal mare, pare un'isola. Nel vedere la sommita' della montagna spuntare dal banco di foschia che ne circonda la base, capisco come nell'antichita' siano nate tutte le leggende che lo circondano. Sul pontile di
"Ponza Mare" sul quale avevamo riservato un posto vediamo ormeggiato,
oltre ad un enorme X-Yacht 51, il Solaris del giorno prima. Terminato l'ormeggio facciamo due passi in paese. E' l'ora dell'aperitivo e ci fermiamo in un bar sedendoci ad uno dei tavolini all'aperto sotto ad un enorme ombrellone. Accanto a noi e' seduto l'armatore del Solaris con il suo cane: Sacha e Fossie. L'amicizia è presto fatta e ceniamo a bordo di "Blind Date
III" con cornetti prosciutto e formaggio preparati dal sottoscritto
accompagnati da un Gaja e una bottiglia di Moet&Chandon "demi sec" offerti
dal generoso Sacha. Per finire, genepy fatto da mia madre e cioccolatini di
Guy-Odin a bordo di Habibti. Dura la vita in giornate come questa!
(Giornale di bordo)
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